SENATO DELLA REPUBBLICA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
AL MINISTRO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE
Premesso che:
E’
ormai passato un anno da quando i sigilli della Guardia di Finanza hanno chiuso
le porte della sede del Consorzio Coop. Casa Lazio, e con esse il sogno di
migliaia di famiglie di avere una casa propria.
I
soci del Consorzio Coop. Casa Lazio sono stati
truffati da un soggetto che ha approfittato della buona fede di migliaia
di cittadini, che hanno riposto i loro risparmi nelle sue mani e la loro
fiducia nelle istituzioni; si tratta di alloggi per i quali la Regione Lazio
concedeva contributi a fondo perduto, il Comune di Roma metteva a disposizione
aree per la realizzazione dei Piani di Zona e il Ministero delle Attività
Produttive avrebbe dovuto garantire la più trasparente vigilanza su tutto
l’operato del Consorzio e delle sue Cooperative associate.
I
contributi regionali non sono stati ancora erogati completamente, e buona parte
di quelli già erogati sono spariti grazie alla fallimentare gestione Falco.
Le
concessioni edilizie del Comune di Roma non hanno fatto altro che aiutare la
“vecchia gestione” a creare una intricatissima maglia tra le varie cooperative
che a tutt’oggi non riescono nemmeno a risalire al proprio stato patrimoniale.
La
vigilanza da parte del Governo, attraverso il Ministero delle Attività
Produttive, non solo non c’è stata, ma ha per anni celato la grave crisi a cui
migliaia di inconsapevoli soci andavano incontro.
In
un anno il Consorzio Coop. Casa Lazio ha ottenuto solamente dei fondi stanziati
dalla Regione Lazio, tuttora non erogati (B.U. Regione Lazio n. 33 del
30-11-2004); per mesi si è atteso l’operato dell’ Unità di Crisi che il ministro
Marzano ha messo a disposizione per la
vicenda.
L'Unità
di crisi del Ministero delle Attività Produttive dopo molti mesi è pervenuta
solamente alla proposta di costituire un altro tavolo di lavoro (l’Alto
Commissariato) interistituzionale; ora si attende un Decreto che ufficializzi il tutto, che vengano stanziati i
fondi, il bando di erogazione e l’effettiva esigibilità degli stessi, ammesso e
non concesso che tutti posseggano i requisiti necessari e che nessuno venga
escluso.
La legge 210 del 2/08/2004, presentata come fiore
all’occhiello del Governo in materia di tutela dei diritti patrimoniali degli
acquirenti di immobili da costruire, prevede sì un fondo, ma molto
probabilmente si avrà la possibilità di accedervi solo tra alcuni anni.
I
soci Consorzio Coop. casa Lazio non
vogliano restare ancora a lungo in attesa prima di poter entrare nelle case che hanno regolarmente pagato; gli
sfratti dalle case in locazione incalzano e la questura utilizza la forza
pubblica; ogni giorno il numero dei protestati aumenta perché la magistratura
non prende alcun provvedimento di tutela,
nemmeno temporaneo o cautelativo che sia.
I
soci - cittadini si rifiutano di subire l’umiliazione del protesto e del
pignoramento dei propri beni; si tratta di persone oneste di medio e basso ceto, che vogliono difendere la
propria dignità.
Si interroga il Ministro per sapere
Quali siano i tempi e le modalità di attuazione del Decreto
annunziato.
Quali iniziative intenda intraprendere, in collaborazione
con le altre istituzioni, per garantire
i risarcimenti e le concrete possibilità di fruire del diritto alla casa per i
soci del Consorzio Coop. Casa Lazio.
Roma 14-3-2005 Sen. Luigi Malabarba