Il Presidente del Consiglio non ha mai parlato di
un piano per offrire casa a tutti, ma solo agli sfrattati. Lo ha precisato
lui stesso durante la sua visita al salone del motociclo nel nuovo polo
espositivo di Rho-Pero. «È la solita disinformazione di cui sono vittima», ha
precisato Silvio Berlusconi: «Io ho parlato di un piano casa per gli
sfrattati, e lo ribadisco. Ci stiamo lavorando, saremo pronti a presentarlo
in campagna elettorale». Il Premier ha chiarito: «In Italia c'è un elenco di
sfrattati. Se usiamo terreni che costano poco, e procediamo a costruzioni
fatte da architetti offrendo queste case a chi ha avuto lo sfratto, non al 19
per cento di italiani che vivono in affitto, ma solo ai più bisognosi, io
penso che si possa fare un piano fondato per i prossimi cinque anni».
Sul Sole 24 Ore di oggi Renato Brunetta, consigliere
economico di Palazzo Chigi ha spiegato così il piano case che la Cdl vuole
varare: «C'è un milione di case popolari gestito a vario titolo oggi: l'8-10%
sono negozi, parcheggi o magazzini, hanno un valore di mercato. Il 20% poi è
di qualche pregio. Sono tutte unità vendibili: si stima che valgano 20-30
miliardi, altre fonti portano questa somma a 50. Dunque, lo Stato incassa,
chiude gli Iacp (con un costo di circa 5 miliardi) e non perde nulla perchè
oggi sono solo gestioni in passivo ripianate di volta in volta da denaro
pubblico». Poi «con i fondi recuperati si può far fronte a vendite solo
simboliche regalando di fatto gli immobili in cui abitano circa 500mila
famiglie».
Ma il Presidente del Consiglio è intervenuto anche sulla questione dell'età
pensionabile, ricordando che in Germania il Governo la sta portando a 68
anni: «Non ho proposto di alzare l'età pensionabile ma penso che si debba
considerare il fatto che non è un sacrilegio portare in avanti l'età
lavorativa». Il Premier ha anche precisato: «Mi hanno accusato di voler
portare a 68 anni l'età pensionabile, ma io non l'ho mai proposto. C'è un
patto, c'è una riforma che partirà dal 2008 e che ha dato già ottimi
risultati grazie al bonus per chi resta al lavoro. Bisogna però considerare che
siamo il paese dove si lavora meno, anche se grazie alla politica di questo
Governo siamo riusciti a raggiungere il top nella storia della Repubblica
come occupati, 4 lavoratori su 10 cittadini. Ma in Italia si lavora 1600 ore
all'anno e negli Stati Uniti si lavorano 1700 ore all'anno».
Sull'euro Silvio Berlusconi puntualizza: «L'incremento dei prezzi dovuto
all'introduzione della moneta unica rientra tra quei problemi che il Governo
non ha la possibilità di risolvere». E chiede alla Bce di sostenere le imprese
e la produzione, e non concentrarsi unicamente sul contenimento
dell'inflazione.
Avverte, il Presidente del Consiglio, la sinistra che appesantire la
fiscalità sulle rendite finanziarie sarebbe ingiusto e un errore perché
provocherebbe una fuga di capitali dall'Italia. Assicura che domani il Senato
approverà la devolution e benedice l'ingresso di Piaggio in Aprilia: «Ho
colto con favore l'accorpamento di Piaggio e Aprilia. Il gruppo Piaggio è
lontano dai gruppi giapponesi, ma è comunque tra i primi 3-4 al mondo».
L'atto di fusione per incorporazione di Aprilia in Piaggio sarà stipulato il
29 novembre.
Per raccontare il suo stato d'animo in questa campagna elettorale sceglie
l'ironia, quando con una battuta racconta: «Per fortuna quando mi guardo allo
specchio mi rassicuro, perchè vedo la faccia di una persona perbene. Se non
fosse così, a sentire quel che dicono dall'altra parte, dovrei avere paura di
stare con me stesso». E aggiunge: «È per questo che se c'è un imprenditore
santo in questo Paese, pensando a tutto quello che faccio, a tutte le ore di
lavoro di ogni mia giornata, beh, quello sono io».
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